sabato 14 giugno 2008

INterrogazione sul RISCHIO IDRAULICO

Ill.mo Sig. Sindaco

Egr. Assessore ai Lavori Pubblici

Preg.mo Presidente del Consiglio Comunale

Mirano, 9 giugno 2008

OGGETTO: interrogazione urgente relativa al rischio idraulico nel Comune di Mirano

Il sottoscritto dott. Luigi Gasparini, consigliere comunale della lista La Sinistra l’Arcobaleno, ritiene che il sistema idraulico del Comune sia fortemente a rischio in quanto i recenti fenomeni atmosferici lo hanno messo seriamente in crisi.

Questi i fatti:

- il 18 maggio e il 6 giugno i corsi d’acqua rispettivamente di Zianigo e Scaltenigo hanno raggiunto il livello della sede stradale e, in alcuni casi, sono esondati;

- il 4 giugno ampi tratti di via Aldo Moro, nel capoluogo, sono finiti sott’acqua con relativi danni a scantinati e garage, dopo un temporale durato appena due ore;

- il 6 giugno un temporale di mezzora ha allagato ampie zone di Campocroce, Vetrego e Scaltenigo.

Secondo il recente allarme lanciato dalla Coldiretti, poi, la zona attorno al canale Pionca rischia concretamente di “andare sott’acqua” a causa della costruzione del Passante di Mestre: questo preoccupa seriamente gli abitanti di Vetrego, in quanto, anche con un breve piovasco, rischiano di vedere compromessi in modo irreparabile i propri terreni ed abitazioni.

La Sinistra l’Arcobaleno ritiene che il problema del rischio idraulico trae origine, in primo luogo, dalla scarsa manutenzione dei corsi d’acqua che attraversano il Comune di Mirano.

L’eccessiva cementificazione a cui è stato sottoposto il nostro territorio negli ultimi anni, poi, ha fatto il resto: la costruzione di nuove strade, i molti fossi tombati e la grande quantità di abitazioni e capannoni costruiti hanno di fatto reso il suolo impermeabile, limitando notevolmente le capacità di assorbimento delle acque meteoriche (e i paventati 1.700.000 mq di cemento di Veneto City non potranno che peggiorare la situazione…).

Per tali motivi il sottoscritto

CHIEDE

a) di conoscere quali azioni l’Amministrazione intenda avviare per ristabilire l’equilibrio idraulico del Comune;

b) di sapere quali interventi siano stati posti in essere per garantire il deflusso ordinato delle acque del Passante;

c) che l’Amministrazione si attivi sollecitamente per dare inizio alla stesura del Piano delle Acque e di Prevenzione del Rischio Idraulico, che costituisce necessaria premessa per la realizzazione del PAT.

Con osservanza,

Luigi Gasparini

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