mercoledì 5 marzo 2008

La proposta elettorale della Sinistra Arcobaleno per le elezioni di Mirano

La formazione della Sinistra Arcobaleno di Mirano ha lavorato con passione e coscienza alla definizione del proprio programma, che presto verra' perfezionato ed integrato, ma che e' gia' disponibile on-line sotto forma di bozza.
Si e' - contemporaneamente - elaborata la linea comune d'azione dei partiti componenti la coalizione e si e' raggiunta una importantissima intesa sulle modalita' di partecipazione alla competizione elettorale per le amministrative di Mirano.


Il nostro scopo e' di promuovere - innanzitutto - la presenza dei giovani sulla scena politica, e di mantenere, nel contempo, uno strettissimo legame con la nostra tradizione progressista, antifascista ed ecologista.
I nostri giovani portano nuove forze per costruire il futuro, sulla base della nostra storia e della nostra esperienza.
E' una scelta di rinnovamento ed un impegno da parte di tutti noi a sostenerli e lavorare insieme per il miglior futuro del nostro paese.

Il nostro candidato sindaco e' Luigi Gasparini, 1977, laureato in giurisprudenza, impiegato.

Il capolista e' Marco Liviero Raccanello, 1973,
laureato in lingue e letterature slave, impiegato
.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La Puglia come la California. Anzi, di più. Grazie al progetto presentato a Roma dal ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e il “guru” Jeremy Rifkin, presidente della “Foundation on Economic Trends”, la regione governata da Nichi Vendola sarà la prima al mondo ad avere una rete di distributori di idrogeno “verde”, cioè ricavato dall’energia del sole e del vento anziché dagli idrocarburi, come quella che già esiste attualmente in California. L’intesa siglata tra Ministero dell’Ambiente e Regione Puglia prevede la realizzazione sul territorio pugliese di distributori di idrogeno ed idrometano (miscela al 70% di metano e 30% di idrogeno) con produzione sul luogo di idrogeno mediante elettrolizzatori, con energia elettrica prodotta da impianti solari ad alta efficienza ed eolico a basso impatto visivo e sonoro. E’ previsto un primo investimento di 5 milioni di euro, 3 dei quali stanziati dal Ministero e 2 dalla Regione. L’obiettivo è quello di costruire sei stazioni (una per provincia) da avviare entro un anno e, contestualmente, sviluppare un sistema di trasporto pubblico e di taxi alimentati a idrogeno pulito. Il ministro e Rifkin sono arrivati proprio a bordo di un’automobile alimentata a idrogeno. Una volta scesi, si sono portati al tubo di scappamento dell’autovettura: “E’ un ottimo sistema per lavarsi le mani” ha detto Rifkin. “Questo è un grande momento per l’Italia – ha aggiunto l’esperto americano – : adesso l’obiettivo idrogeno è più vicino. Nascerà una rete di energia diffusa che alleggerisce il peso del trasporto, l’impatto inquinante e la bilancia commerciale. Si potrà viaggiare leggeri, con un carburante regalato dal sole e dal vento”.
“Queste sono le grandi opere di cui ha bisogno il Paese – ha dichiarato Pecoraro Scanio – . Ci servono solo tre elementi: il sole, il vento, l’acqua per avere energia pulita e a basso costo. Per i cittadini ci sarebbero solo vantaggi. Per le lobby invece evidentemente no…”. Il leader dei Verdi ha poi sferzato i due principali partiti della competizione elettorale (Pd e Pdl) sul nucleare: “In Italia c’è da qualche mese una vera e propria ossessione sul nucleare. C’è una pressione lobbistica fortissima per condizionare l’opinione pubblica, ma la gente non ci casca e vuole le energie rinnovabili. Il Pd e il Pdl vogliono il nucleare? Ci dicano allora, prima della fine della campagna elettorale, dove faranno le centrali. Riattivare i vecchi impianti di Trino Vercellese, Caorso, Latina e Garigliano? O addirittura farle in Albania, come vorrebbe Tremonti? Ce lo dicano”. La soluzione nucleare non convince nemmeno Rifkin: “In questo momento sono attivi nel mondo 439 reattori nucleari che producono il 5% dell’energia mondiale. Per ottenere un risultato significativo per la lotta all’emissione dei gas serra, questa percentuale dovrebbe salire al 20%. Questo vorrebbe dire costruire 3 impianti ogni 30 giorni nei prossimi 60 anni. Un obiettivo irrealizzabile – conclude – dal momento che neanche la metà dei reattori attualmente esistente è rimpiazzabile con nuovi impianti”. Con questo progetto la Puglia potrà così diventare una regione pilota sulla produzione di idrogeno pulito. “Proseguendo su questa strada l’Italia potrà diventare leader in Europa sull’idrogeno verde” assicura Rifkin.