Il PD ha perso perché ha rinnegato la sua anima popolare.
In una cieca rincorsa al voto di centro, il PD ha disprezzato ed umiliato i suoi naturali alleati, e, con essi, una parte essenziale dei suoi stessi sostenitori
Il PD ignora, forse, che il voto di centro è saldamente nelle mani della destra berlusconiana, una forza borghese che, però, sa bene come avvicinare i ceti popolari. Questi, infatti, abbandonati a se’ stessi dalla politica dei neo-centristi, vedono ormai il proprio unico sostegno nella Lega. E' sbagliato, perché la Lega, nella sua cecità xenofoba, rischia di spianare la strada alla restaurazione del nazifascismo, ma, per adesso, è così: essa sa rappresentare le esigenze e i disagi della gente semplice.
Abbiamo rifiutato con sdegno le proposte di compensazioni “extra consiliari” fatte, con spirito da prima repubblica, dal candidato sindaco del PD, sapendo, come è stato, che potevano solo disgustare l’elettorato.
Nonostante ciò, dalla analisi numerica del voto, emerge con grande evidenza che il soccorso a Zanardi c’e’ stato, e notevole. Ma il mancato apparentamento è stato fatale.
Il nostro candidato sindaco, salendo sul palco insieme a Zanardi, poteva portare l’entusiasmo, la forza, il coraggio e la fiducia che i nostri elettori ci avevano dimostrato.
Un risultato numerico ampiamente superiore a quello nazionale, ed ottenuto nel Veneto leghista, non poteva essere sprecato.
In questo scenario, ancora, il sindaco uscente Fardin pretende di rovesciare sulla Sinistra Arcobaleno una responsabilità che è invece tutta sua e del suo candidato, incapace, apparentemente, persino di fare un semplice calcolo aritmetico.
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