giovedì 4 dicembre 2008

Testo della interpellanza depositata in data odierna. 4 Dic.2008 sul tema dell'ordinanza Cappelletto

Ill.mo Sig. Sindaco
Preg.mo Presidente del Consiglio Comunale
Mirano, 4 dicembre 2008
Oggetto: interpellanza sulla legittimità dell’ordinanza n. 145 del 24.11.2008
Il sottoscritto Luigi Gasparini, consigliere comunale de La Sinistra L’Arcobaleno
premesso che
il Comune di Mirano ha emanato in data 24.11.2008 l’ordinanza n. 145 relativa all’attuazione delle norme legislative statali concernenti la disciplina sull’ospitalità del cittadino straniero ed in materia di iscrizione anagrafica nel registro della popolazione residente, che impone redditi ed alloggi con metratura minima per ottenere la residenza presso il Comune di Mirano;
considerato che
in diversi passaggi dell’ordinanza è dichiarato che il Comune effettuerà controlli sulla documentazione presentata;
visto che
in base all’art. 3 della Costituzione italiana secondo cui tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, il Comune dovrà effettuare dei controlli non discriminatori, ossia controlli che riguardano non solo cittadini non italiani, ma anche gli italiani, pena la palese discriminazione tra i cittadini stessi;
considerato
che quando si parla in tale ordinanza dei cittadini comunitari si afferma che il cittadino dell'Unione il quale intenda soggiornare nel territorio nazionale per un periodo superiore a tre mesi è tenuto ad iscriversi all'anagrafe della popolazione residente: pertanto, ai fini di individuare in termini approssimativi la data di inizio di permanenza nel territorio nazionale, il cittadino comunitario deve, secondo tale ordinanza, produrre all’atto della richiesta d’iscrizione anagrafica il proprio codice fiscale rilasciato dall’Ufficio delle Entrate;
considerato inoltre
che per i soli cittadini della Romania e della Bulgaria sono previste ulteriori prescrizioni quali “il nulla osta rilasciato dallo Sportello Unico per l’immigrazione nei settori diversi da quello agricolo, turistico alberghiero, lavoro domestico e di assistenza alla persona, edilizio, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale; in caso di lavoratore autonomo il certificato d’iscrizione alla Camera di Commercio, ovvero l’attestazione di attribuzione di partita IVA da parte dell’ Agenzie delle Entrate; nel caso di esercizio di libere professioni la dimostrazione dell’iscrizione all’albo del relativo ordine professionale.”

visto che
tutto questo è palesemente in contraddizione con la direttiva comunitaria (38/2004) e la legge italiana (decreto legislativo 30/2007), i quali non prevedono alcun controllo sulla data di ingresso in Italia ed inoltre non c’è una legislazione che preveda che una persona non possa iscriversi all'anagrafe in un periodo successivo ai tre mesi;
tutto ciò premesso
si chiede al Sig. Sindaco di chiarire:
- come intende effettuare controlli, in merito alla residenza ed al reddito, non discriminatori ma che riguardino tutti i cittadini residenti italiani e non italiani;
- come intende effettuare i controlli sulla data di ingresso in Italia dei cittadini comunitari, tenuto conto della direttiva comunitaria (38/2004) relativa al Diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, ed alla legge Italiana (decreto 30/2007) relativo all’attuazione della direttiva europea 38/2004;
- per quale motivo decide di occuparsi della dichiarazione di ospitalità dei cittadini stranieri, considerato che, a norma dell’articolo 7 del decreto legislativo 286/98, questa materia non è di competenza dell’Ente Locale bensì della Questura.
Con osservanza,
Luigi Gasparini


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Seguono alcuni commenti di Gasparini e nostri:

Abbiamo già detto che questo è razzismo istituzionale.


Usare un'ordinanza per far applicare delle norme già esistenti e applicate, lascia perplessi...

Un'ordinanza infatti, di norma, viene usata per far fronte a necessità urgenti di ordine pubblico o per la sicurezza e la salute dei cittadini.

Quello che spaventa è il significato ideologico che questo atto porta avanti: si ragiona in termini di censo e, quindi, vi è una palese discriminazione nei conforni di chi a pochi soldi.

E' qualcosa di più subdolo del razzismo "tradizionale": una volta erano discriminati (per esempio) i neri o gli ebrei a prescindere dal loro reddito, ora si discriminano gli immigrati solo se non hanno un reddito "adeguato".

E' pertanto un razzismo legato al censo.

Faremo di tutto per far revocare questo pericoloso atto che rischia concretamente di distruggere quello che si è fatto fino ad oggi per costruire una serie politica d'integrazione e, di fatto, può solo aumentare (o creare) il disagio e le tensioni sociali.

venerdì 28 novembre 2008

Comunicato firmato dal consigliere Gasparini della sinistra Arcobaleno e dal PRC

Comunicato stampa del 25/11/2008 – Ordinanza Cappelletto di Mirano
Il sindaco del Comune di Mirano, Roberto Cappelletto, è riuscito ad introdurre anche in questo Comune la tanto discussa ordinanza antisbandati sulla falsariga del sindaco Bitonci di Cittadella, rendendola ancora più estremista e restrittiva. Nei riguardi di chi? Di chi, come ha già fatto notare un giornale autorevole quale l’Indipendent inglese -che si era scomodato a denunciare il clima xenofobo italiano di cui l’ordinanza Bitonci non era che una evidente conferma- viene nel nostro “bel paese” dall’estero in uno stato di estrema povertà per veder migliorata la propria situazione di vita. Dobbiamo ricordarci innanzitutto che noi italiani siamo stati un popolo di poveri emigranti e che molti di coloro che vengono in Italia oggi lavorano in nero o sono precari, spesso sono sottopagati, e vivono in luoghi indecenti non di certo per loro scelta.
L’ordinanza di Mirano è la conferma della scelta del governo della destra: sorvegliare e punire i più poveri e gli immigrati, alimentando la cattiva coscienza di cittadini impoveriti ed insicuri e fomentando così una guerra tra poveri che porterà al massacro sociale: in un clima di crisi economica quale è quello attuale, i piccoli Comuni dovrebbero interrogarsi e dare delle risposte concrete alle famiglie, non mettere i propri residenti uno contro l’altro.
Facciamo notare inoltre che nell’ordinanza ci sono delle evidenti inesattezze. Si parla in diversi passaggi di controlli che il Comune dovrebbe fare in merito alla regolarità della documentazione presentata. Il Comune ha, effettivamente, piena facoltà di controllare le documentazioni presentate dai cittadini, ma ricordiamo che i controlli non devono essere discriminatori e devono riguardare nella stessa misura anche i cittadini italiani: per questi ultimi l'ordinanza non parla di controlli, e questo può configurare gli estremi per una evidente discriminazione.
Quando si parla di cittadini comunitari si afferma che il cittadino dell'Unione Europea che intenda soggiornare nel territorio nazionale per un periodo superiore a tre mesi è tenuto ad iscriversi all'anagrafe della popolazione residente. Ai fini di individuare in termini approssimativi la data di inizio di permanenza nel territorio nazionale, il cittadino comunitario dovrà produrre all’atto della richiesta d’iscrizione anagrafica il proprio codice fiscale rilasciato dall’Ufficio delle Entrate. Tutto questo è in contraddizione con la direttiva comunitaria (38/2004) e la legge italiana (decreto legislativo 30/2007), le quali non prevedono alcun controllo sulla data di ingresso in Italia ed inoltre non c’è una legislazione che preveda che una persona non possa iscriversi all'anagrafe in un periodo successivo ai tre mesi.
In ultimo ricordiamo al Comune che tutto ciò che è relativo alla dichiarazione di ospitalità per i cittadini extracomunitari non è di competenza dell’Ente Locale ma esclusivamente della Questura, a norma dell'art. 7 del decr. leg. 286/98.
Su questa ordinanza siamo pronti a dare battaglia, sia dal punto di vista istituzionale-legislativo, che nel territorio, rilanciando a breve l’organizzazione di alcuni appuntamenti pubblici per discutere insieme ai cittadini di temi quali interculturalità, solidarietà, diritti.
Elena Carradori – Segreteria Provinciale Rifondazione Comunista
Luigi Gasparini – Consigliere Comunale Mirano

mercoledì 29 ottobre 2008

Riceviamo e pubblichiamo

Iniziative della Sinistra Arcobaleno a Mirano, Interrogazioni del consigliere Luigi Gasparini


Da Agosto 2008 in poi il blog non e' stato aggiornato per mancanza di tempo da parte del curatore ... La attività politica, invece, e' stata molto intensa da parte di tutte le componenti politiche della Sinistra Arcobaleno. La nostra "formazione", a Mirano, continua a funzionare. Vi segnaliamo le ultime iniziative e le interrogazioni presentate recentemente.

RACCOLTA DELLE FIRME PER IL REFERENDUM ABROGATIVO DEL LODO ALFANO.
Abbiamo già iniziato la raccolta, indicativamente saremo presenti in piazza tutti i lunedi' di novembre, ed in piu' Domenica 16.
Il lodo Alfano è quella legge ad-personam che rende impunibili le maggiori cariche dello stato, tra cui, casualmente, il pluri-giudicato silvio berlusconi.
Si puo' rigettare questa legge con un referendum.



Seguono le interrogazioni presentate per il prossimo C.C.

Interrogazione di L.Gasparini su via Don Minzoni
Purtroppo mancano le fotografie, ma si capisce bene lo stesso.

Mirano, 7 ottobre 2008
Oggetto: Interrogazione sulla situazione di
via Don Minzoni e delle vie attigue.
Il sottoscritto dott. Luigi Gasparini, consigliere comunale della lista La Sinistra l'Arcobaleno, a seguito di numerose segnalazioni da parte residenti di via Don Minzoni
e delle vie attigue, intende segnalare i problemi che quotidianamente
vivono i cittadini di questo popoloso quartiere. Di tale situazione si
produce in allegato copiosa documentazione fotografica.
Via DonMinzoni, di fatto, pullula di barriere architettoniche: una persona
disabile o anziana è costretta ad utilizzare la sede stradale come
percorso improprio per potersi spostare, in quanto non vi sono le rampe
che permettono di salire e scendere dal marciapiede. Nelle foto si può
chiaramente osservare come, provenendo dalla piscina comunale, non sono
a norma il marciapiede di destra (Figg. 1-2-3), quello di sinistra
(Fig. 4) e quello che porta ai civici dal 3 al 17 (Fig. 5); il
marciapiede che conduce al parco giochi presenta simbolicamente un
saliscendi all'incrocio con via Rosselli, mentre dal lato di via Don
Minzoni è totalmente assente (Fig. 16); infine i saliscendi all'angolo
tra via Don Minzoni e via Rosselli non sono stati completati (Figg. 14-
15).
Ad aggravare ulteriormente la vivibilità e la percorribilità di
via Don Minzoni è il transito di migliaia di studenti di studenti che
si recano a scuola nelle prime ore del mattino e tornano a casa all'ora
di pranzo. Nonostante l'entità della popolazione studentesca, non si è
mai visto un vigile urbano, la cui presenza sarebbe opportuna sia per
il notevole traffico sia per le numerose violazioni del codice della
strada a cui quotidianamente assistono i residenti (Figg.. 6, 7, 8, 9
e 10): infatti chi abita in via Don Minzoni, specie nelle prime ore del
mattino, è costretto a sopportare lunghi tempi di attesa per recarsi al
lavoro, dovendo attraversare la pista ciclabile e le due corsie di via
Matteotti, sempre trafficate (Figg. 11 e 12). Ecco perché i cittadini
reputano necessaria la presenza dei vigili nelle ore di entrata e di
uscita degli studenti dagli istituti superiori.
Sarebbe, infine,
necessario uno spartitraffico in via Matteotti, al fine di separare la
pista ciclabile dalla sede stradale (Foto 13), così da rendere più
sicura la circolazione degli studenti e dei residenti.
Tutto ciò
premesso il sottoscritto
CHIEDE
- che l'Amministrazione comunale si
attivi al più presto per eliminare tutte le barriere architettoniche
presenti in via Don Minzoni, che rappresentano un disagio per i
disabili, gli anziani e le mamme con i passeggini;
- che si risponda in
modo puntuale alle esigenze dei residenti, prevedendo la presenza fissa
di un vigile urbano che diriga il traffico nelle ore di punta.

Con
osservanza,
Luigi Gasparini



Riporto, inoltre, copia della interrogazione presentata sulla mancata convocazione delle consulte.
Questa e' stata firmata congiuntamente con il PD, inaugurando, speriamo, un nuovo corso di collaborazione tra le forze di minoranza nel nostro comune e nel paese.
MI scuso per la cattiva qualita' del documento, se lo si ingrandisce, pero', si riesce a decifrarlo.
Provvedero' a sostituirlo con copia migliore quando possibile.

sabato 26 luglio 2008

1° Agosto, a VETREGO!

Grande Successo della 1a ciclo ronda arcobaleno


La nostra biciclettata ha avuto un notevole successo. Grazie a tutti i partecipanti, al personale dellaRagnatela che ha preparato il rinfresco, ai vigili che ci hanno scortati. Siamo comparsi su tutti i giornali, compreso il Corriere del veneto. Guardate i primi resoconti, a pagina 2 e pagina 4 della rassegna stampa del comune di mirano in data 25 Luglio.
E' mancato, purtroppo, nella nostra organizzazione un sistema di diffusione che facesse sentire le note dell'inno nazionale, ma provvederemo per il futuro. Di fronte al degrado della classe politica al governo possiamo fare molto, la nostra migliore arma e' pensare con la nostra testa!
In nessun paese civile sarebbe permesso che un ministro rimanga tale dopo una cosa del genere... e' una vergogna nazionale e dobbiamo pure sopportare gli insulti degli stranieri!